Saxa Picta

Il concerto di chiusura del Valle Camonica Wind Festival, giunto alla sua terza edizione, si terrà Sabato 23 Luglio 2022 alle ore 21:00 con l’evento “SAXA PICTA: 12.000 anni di Storia e Ambiente in Valle Camonica” presso il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo.

Il programma racconta in musica la storia dell’Uomo con una lettura contemporanea, nella quale si compenetrano Arte, Ambiente, Passato e Futuro della nostra Terra.

Quale miglior inizio se non la celebrazione del Culto del Sole? Il Sole è fonte della vita stessa ed è stata la prima divinità adorata dall’uomo fin dalla preistoria. L’INNO AL SOLE del giapponese Satoshi Yagisawa, celebra e descrive musicalmente il Culto del Sole, che con il pulsare continuo della Madre Terra scandisce il ritmo della Vita e ne diventa il culto primordiale.

L’Arte Rupestre costituisce il principale veicolo di trasmissione di quel Culto, e permette a noi, migliaia di anni dopo, di conoscere capire ed interpretare la vita degli uomini di quel tempo. L’arte rupestre e ispirazione per Luciano Feliciani per la scrittura di “SAXA PICTA”, brano segnalato al Concorso Internazionale di Composizione indetto per il 30° anno di fondazione dall’Orchestra Fiati della Svizzera Italiana, e qui eseguito in prima assoluta. 

Il viaggio dell’Uomo continua negli anni, le incisioni proseguono, si evolvono fino agli albori dell’età Romana. La presenza dei Romani nelle nostre valli è importante, lascia numerose testimonianze sia visibili (Templi, Teatri, Strade) che, poiché assimilate negli anni, invisibili (urbanistica, toponimi). L’espansione a Nord dell’Impero, ha visto le nostre valli come luogo di passaggio, di scambi commerciale e di battaglie. SPARTACUS, di Jan van der Roost, è un omaggio a Roma Antica, ai suoi eroi e al suo dominio sull’Europa e sul mediterraneo.

L’ambiente però non è stabile. L’uomo, la sua Arte, le sue scoperte, la sua evoluzione, hanno un prezzo; un prezzo che il nostro Ambiente sta scontando. Una riflessione deve essere fatta, i giovani del 21° Secolo si stanno disponendo in una posizione critica rispetto allo sfruttamento delle risorse, dell’inquinamento e del futuro del Pianeta. I disastri ambientali ci sono sempre stati: vulcani, terremoti, inondazioni… eventi “normali” che servono alla Terra per assestarsi ed evolversi allo stesso tempo, come un unico organismo. Negli ultimi 3 secoli, però, l’Uomo ha messo del proprio nello sfruttamento e nella distruzione del Mondo che ci circonda. Dalla deforestazione dei grandi polmoni Verdi all’inquinamento incontrollato, Da Chernobyl a Fukushima, l’uomo sta creando durante l’evoluzione della propria civiltà, una serie di ulteriori disastri ambientali “innaturali”, che colpiscono profondamente la Natura e rendono la Terra un posto sempre meno sostenibile. Il disastro della Petroliera “Prestige”, arenatasi sulle coste della Galizia nel 2002, e il conseguente disastro ambientale dovuto allo sversamento del Petrolio in mare, sono la fonte di ispirazione per Anton Alcalde Rodriguez nella scrittura della sua 1^ Sinfonia “MAREA NEGRA”, brano vincitore nel 2009 del Concorso di Composizione indetto dal Governo Galiziano.

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