AmerichE: 100 anni di Leonard Bernstein
Il programma principale dell’attività artistica OFVC per il 2018 sarà centrato sulla figura di Leonard Bernstein, nel centenario della nascita.
Leonard Bernstein, il Karajan americano più moderno dei presunti moderni, è stato il simbolo della popolarizzazione della musica colta nel secolo scorso. Compositore raffinato, nelle cui opere sapientemente si mischiano la musica contemporanea, la classica e il jazz; pianista eccellente soprattutto nella musica del ‘900 (fu uno dei maggiori interpreti del concerto in Sol di Ravel, suonato con freschezza e piglio unici. Nino Rota lo preferiva in quel repertorio addirittura ad Arturo Benedetti Michelangeli, a suo dire troppo raffinato); direttore d’orchestra tra più acclamati al mondo, legato al repertorio europeo come inarrivabile interprete di Beethoven, Schubert, Schumann e Haydn, per non parlare di Gustav Mahler; grande didatta e divulgatore, ha saputo avvicinare al mondo orchestrale migliaia di giovani.
Un’esuberanza musicale figlia della conoscenza illimitata del mondo delle sette note.
Una folta schiera di compositori nel corso del 900 si è inserita nella strada tracciata da Bernstein, dando alla musica americana una connotazione talmente specifica da diventare genere a sé. Il progetto artistico OFVC per il 2018 vuole celebrare Leonard Bernstein e i suoi successori, quei musicisti che per linguaggio, commistione di generi ed innovazione, sono riusciti a mantenere vivo il suo insegnamento. Ma anche quei compositori che già prima di lui furono profondi innovatori soprattutto nel panorama bandisitco, come Percy Grainger che come lui fu eccellente pianista, composotore e direttore. Un programma di ampio respiro, ricco di quella genialità eclettica e sfrontata di cui Bernstein è stato, è e rimarrà un fulgido esempio per molti anni a venire.