Valle Camonica Wind Festival – Evento #4: LA FORMAZIONE

In provincia di Brescia si riscontra la presenza di più di cento bande musicali. Considerando che quasi tutte le associazioni bandistiche hanno al loro attivo una scuola di musica, stimare la quantità di utenti, cioè di aspiranti musicanti, lascia immaginare un esito positivamente cospicuo.

Nate per assicurare la sopravvivenza della banda stessa, in questi anni le scuole di musica annesse ai corpi bandistici si sono trasformate in veri e propri punti di riferimento educativi per le realtà locali: sempre più famiglie si rivolgono alle bande per arricchire l’educazione dei propri figli. Questo dimostra che l’offerta formativa proposta dalle bande risulta essere interessante e convincente: il “maestro unico” che insegnava a suonare qualsiasi strumento è quasi un lontano ricordo. Sempre più bande ricercano la qualità nel corpo insegnanti e in chi organizza e gestisce l’intera scuola di musica, standard di livello che passano solo attraverso lo studio specializzato di chi lavora con i ragazzi, non come passatempo, ma come professione.

Oggi le famiglie possono riscontrare che, nelle associazioni bandistiche, l’incontro tra l’impegno volontario e amatoriale dei consigli direttivi ed i professionisti dell’educazione, non garantisce solo la possibilità di arricchire i bagagli culturali dei propri giovani, ma anche la sicurezza che gli ambienti bandistici siano dei luoghi sicuri e protetti, che veicolano valori largamente condivisi. Nella banda le generazioni si incontrano: l’anziano e l’adolescente condividono non solo il leggio, ma anche l’impegno e le emozioni necessarie al fare bene la musica. Nella banda lo spirito di amatorialità che guida i musicanti a partecipare agli impegni civili e religiosi, offre uno spazio di vera e propria cittadinanza attiva a tutti quei giovani che ben presto impareranno che il valore di un gruppo è molto di più dell’insieme dei singoli.

In questo contesto è doveroso aggiungere anche la riflessione che lo spazio dedicato alla musica nelle scuole di ogni ordine e grado è, generalmente, poco. Infatti, salvo l’eccezione delle scuole medie ad indirizzo musicale e di quei dirigenti scolastici che hanno potenziato l’insegnamento della musica nel proprio piano dell’offerta formativa garantito dall’autonomia delle istituzioni scolastiche, la media degli studenti italiani studia musica per un’ora curricolare alla scuola primaria e due ore alla secondaria di primo grado, per poi rinunciarvi del tutto alla secondaria di secondo grado. Troppo poco. La musica ha bisogno di tempo per essere interiorizzata, per plasmare la sensibilità artistica di ciascuno e trasformarsi in sensibilità umana.

Se ne deduce facilmente che in questo arido orizzonte formativo, tra le risorse didattiche  dedicate alla musica esistenti sul territorio, ci sono proprio le associazioni bandistiche. E’ con questa consapevolezza che all’interno del Wind Festival i Fiati di Vallecamonica vogliono dare spazio alle “parole sulla musica”. Tutti i musicisti dell’Orchestra ritrovano le proprie radici nelle bande dei loro paesi e, la maggior parte di loro è attualmente impegnato in prima linea (come direttore, o insegnante, o musicante) nella propria banda. La tavola rotonda organizzata per il 7 Maggio 2017 alla Sala Conferenze del Palazzo della Cultura di Breno, è l’occasione adatta per favorire uno scambio in-formativo sull’organizzazione educativo – didattica della scuola di musica bandistica. In collaborazione con l’Unione delle Bande Musicali di Valle Camonica, i due esperti relatori prof. Emiliano Gusperti e prof. Giorgio Zanolini, guideranno il pubblico in “Bande e formazione: un apporto fondamentale che colma le lacune del sistema scolastico. Organizzazione, programmazione e gestione della scuola di musica in un’ottica di crescita”.

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